Museo del Fiore

Museo del Fiore

Il suo nome è dovuto al trasferimento, nel 1740, del corpo di San Colombo Martire dalle catacombe romane di San Callisto all’altare maggiore della chiesa.

Realizzato in un locale sotterraneo del convento di San Colombo, il museo è stato concepito con il fine di illustrare, in maniera semplice ma rigorosa, la grande ricchezza e diversità delle piante che crescono nel territorio del Parco, i fattori e le cause che l'hanno determinata, nonché l'importanza di conservare e salvaguardare questo immenso patrimonio biologico.Il visitatore compie un vero e proprio "viaggio virtuale" nei diversi ecosistemi e nei paesaggi vegetali dell'area protetta, scoprendo la straordinaria biodiversità di un territorio che si colloca tra le zone di maggior interesse naturalistico in Europa e nel Mediterraneo.
La visita al museo risulta divertente e stimolante, grazie anche all'uso di immagini, filmati, animazioni e al materiale di origine vegetale esposto che può essere toccato e manipolato.
La struttura ben si presta alla fruizione da parte degli studenti e degli insegnanti di tutte le scuole e delle stesse università. La visita al museo può essere completata ed integrata con quella all'attiguo Centro Ricerche Floristiche dell'Appennino con il suo grande erbario e carpoteca e, tra breve, anche con la visita al giardino botanico e al relativo vivaio. Un sentiero permette di inoltrarsi nell'antica selva dei frati che circonda il convento, uno degli esempi meglio conservati di querceto nell'Italia centrale.