La Via Mariana e i Ruderi del Castello di Barisciano
La “Via Mariana” è un percorso di preghiera che si snoda lungo un sentiero, dove, già prima che la “Via Mariana" venisse realizzata, molte persone si recavano a recitare il Santo Rosario, fino alla chiesetta dedicata a San Rocco vicino ai ruderi del castello eretto nell’XI secolo, fu in passato il luogo adibito ad ospitare tutta la popolazione del paese in caso di pericolo e proprio per questa sua importante funzione, fondamentale nella vita dell’epoca
La “Via Mariana” è un percorso di preghiera che si snoda lungo un sentiero, dove, già prima che la “Via Mariana" venisse realizzata, molte persone si recavano a recitare il Santo Rosario, fino alla chiesetta dedicata a San Rocco. Il Santo, che si prodigò per gli appestati, è venerato a Barisciano e festeggiato il 16 agosto. Questo luogo, oltre al fascino mistico, suscita una particolare attrazione poiché è sovrastato dalle mura e da ciò che rimane dell’antico castello, distrutto dal condottiero umbro Braccio Forte da Montone.
E’ stata inaugurata il 19 maggio 2002, con una solenne cerimonia, presieduta da S.E. Monsignor Giuseppe Molinari, Arcivescovo de L’Aquila, dal Parroco Don Ruben Carmona, alla presenza del Sindaco Domenico Panone. Alla cerimonia ha preso parola, elogiando questa iniziativa, la nostra Madre Generale della Dottrina Cristiana Suor Maria Nazarena. La “Via Mariana” si trova immersa nella pace di un bosco ed è costituita da cinque nicchie in pietra, dove sono custoditi i Misteri del Santo Rosario: Misteri della Gioia (Gaudiosi), Misteri del Dolore (Dolorosi), Misteri della Gloria (Gloriosi), Misteri della Luce (Luminosi)
I Misteri sono in ceramica e sono stati realizzati dalla ceramista Giuseppina Bacchini, artista aquilana.
Alla realizzazione della “Via Mariana” ha contribuito tutto il paese, sostenendo l’ iniziativa voluta dall’Associazione donne di Barisciano, è stata disegnata dal prof. Sandro Conti, progettata dal geometra Giovanni Tursini e realizzata dalle ditte edili del comune di Barisciano
Una vera e propria fortezza dell’antichità. Eretto nell’XI secolo, fu in passato il luogo adibito ad ospitare tutta la popolazione del paese in caso di pericolo e proprio per questa sua importante funzione, fondamentale nella vita dell’epoca, fu fondato sopra un colle montuoso in una posizione strategica per sovrastare e protegge tutto il borgo medievale sottostante.
Il castello-recinto ha pianta quadrangolare con un perimetro di circa 1 km. Il mastio, a pianta pentagonale, era posto nell'apice superiore e lungo la cinta muraria si trovavano altre torri di fiancheggiamento, per un totale di otto torri.
Durante il periodo del feudalesimo divenne dimora di importanti famiglie aristocratiche del luogo, ma fu oggetto di attacco e venne purtroppo distrutto nel 1424 durante l’assedio alla città per essere definitivamente abbandonato intorno al XVI secolo, quando le esigenze di difesa vennero meno. Dell’antico splendore del castello sono oggi visibili sono dei resti, ciò che rimane di numerosi attacchi e di diversi terremoti che si sono succeduti nel tempo, ma il sito merita sicuramente una visita essendo un’altissima testimonianza delle fortificazioni medievali abruzzesi.
Importante edificio religioso, addossato al castello è la Chiesa di San Rocco, che fu eretta a memoria dell’epidemia di peste del 1526 e che venne dedicata a San Rocco, venerato per la sua virtù di conferire miracolose proprietà all’acqua di un pozzo limitrofo.
La chiesa fu costruita verso la fine del XVI secolo presso una torre del castello, che ora funge anche da campanile. La chiesa ha forma di capanna con tetto spiovente ed un piccolo campanile a vela. La facciata è stata malamente restaurata e presenta scarsi elementi artistici. L'interno è ad aula unica con volta a botte e conserva affreschi cinquecenteschi riguardanti la vita del santo
Questa chiesa è oggi meta d’elezione per innumerevoli pellegrini, essendo infatti il luogo al quale si giunge attraversando la celebre Via Mariana: si tratta di un percorso che si snoda lungo un sentiero immerso in un bosco nel quale si trovano cinque nicchie in pietra, custodi dei misteri del Santo Rosario, più una sesta nicchia votiva situata in cima al cammino, dove è stata posta una Madonnina. Il percorso, oltre all’incredibile carica spirituale, gode anche di una notevole bellezza paesaggistica poiché scorre proprio sotto le rovine del Castello di Barisciano.